Il secondo disco di Ariete parla ancora alla genZ, perché riesce a squarciare la notte col respiro del pop, della dance e dei pianoforti strappacuore. Dove la discografia non ammazza il talento continua a fiorire
Preservarsi. Quando la discografia prende artisti di ogni tipo e genere, dal grande o piccolo talento, gli permette di pubblicare un album, li sbatte nel giro di un anno a suonare nei palazzetti più disparati, gonfiando tristemente i numeri, e creando in sostanza un percorso obbligato e uguale per tutti, la parola da tenere a mente è preservarsi. Non importa bene da cosa, perché i pericoli in questo mondo di sciacalli che spesso se ne sbatte del talento sono troppi da tenere d'occhio.
Ariete è l'artista perfetta per l'industria musicale nostrana, e, pensa un po', di talento ne ha anche tanto. Ariete rischiava di perdersi ed essere risucchiata, a causa di un disco da sparpagliare tra molti, SPECCHIO, e una partecipazione a Sanremo non brillante, e soprattutto prematura. Ma il bello di Ariete è che scrive canzoni ad una velocità impressionante. Complici alcuni amici di viaggio ha chiuso in tempi record il suo secondo disco, LA NOTTE. Non si grida al miracolo, ma si tira un sospiro di sollievo, Arianna si è preservata.
LA NOTTE è nettamente la miglior cosa dai tempi dello splendido EP d'esordio, Spazio. I compagni di viaggio sono presto detti: Golden Years, Winniedeputa, Drast, Colombre&Chiello, okgiorgio e il buon Michelangelo, la metà abbondante che sta dietro lo scrivere di Blanco. Ognuno porta un dono alla penna di Ariete, un'attitudine che regala diversità ad un disco che parla comunque la sola lingua della sua autrice, mai così forte, forse la prima della sua generazione a vedere chiaramente gli anni che sono passati dalla consacrazione, quasi quattro, ma anche solo gli anni in senso anagrafico, che dovrebbero portare maturità.
Ariete ha sempre dato l'impressione, fin dalle dirette dalla cameretta durante il lockdown, di condurre una vita più adulta della sua età, ma era solo un'attitudine, teneramente mostrata nella musica, e che ha aiutato a costruire un personaggio perfettamente riconoscibile. In Arianna sono cresciute tante cose, ma su tutte la necessità di farsi sporcare dall'esterno, perché lo spazio ha bisogno di ampliarsi, perché il cantautorato della genZ, per squarciare la notte ha bisogno del respiro del pop, della dance, di quel pianoforte che commuove anche i cuori gelidi e ultratrentenni.
LA NOTTE più che un album, strutturato e con un pensiero ben preciso dietro la sequenza delle tracce, è quello che si dice in gergo "una raccolta di inediti" di pop contemporaneo, di grande qualità. Il grande scivolone, che si perde nel resto, è CARAMELLE, un brano abbastanza pigro, da dimenticare in fretta, prima di tutto con la cassa danzante di UN'ALTRA ORA, poi con la poesia minimale di RUMORE, già uscita come singolo, una vera perla.
La scrittura di Ariete si è fatta meno casuale, le immagini si sono riempite di dettagli, meno cinematografiche, più memorabili per l'orecchio e il cuore. Le canzoni de LA NOTTE parlano di cose, di fatti, veri o fittizi, di delusioni d'amore poco trasfigurate. Parlano di un cambiamento senza farcene accorgere, grazie ad un'attenzione lirica inedita nel pop italiano. le cose che ho fatto per piacerti ha addirittura un piglio narrativo, trasporta con sé una storia che vien voglia di ascoltare per capire come va a finire.
LA NOTTE non è un miracolo discografico, ma la dimostrazione che lasciando il giusto spazio a chi ha qualcosa di buono da dire, anche nell'ipertrofia senza senso - e senza logica editoriale - delle grandi etichette italiane, qualcosa di bello può venir fuori. Il percorso di Ariete non sarà per niente facile, sono rimaste alcune ingenuità, ma Arianna sembra non avere fretta. La genZ ha ancora chi sa cantare per lei.
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La recensione La notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-09-22 00:00:00
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