Una favola dark, adulta e conturbante, capace di oscillare tra la tradizione e la contemporaneità
Fate attenzione ad addentrarvi nel bosco perché potreste facilmente smarrirvi lungo il cammino. È questo il disclaimer che dovrebbe esserci sulla copertina di sassolini, il nuovo album di Angelae. A due anni di distanza da Passi Piccolissimi, la cantautrice padovana non delude le aspettative raccolte con il suo ultimo EP, tornando alla carica con un disco denso di sonorità a metà strada tra il passato e il presente.
Un'eterogeneità che, nonostante la naturale propensione di Angelae verso le contaminazioni musicali, non si perde nell’infido labirinto della sperimentazione fine a sé stessa. Sedici tracce nelle quali l'artista veneta si misura con una grande varietà di generi, uscendone sempre vittoriosa: dalla latin music di Sassolini agli echi urban/hip-hop di Punto G e Ninna Nannafino alla malinconia da pop ballad spruzzata di elettronica della bellissima I miei capelli bianchi.
La canzone dove però Angelae si è divertita maggiormente a mischiare le carte in tavola è senza ombra di dubbio Lupi. Partendo da una solida base di R&B e trip-hop, questo brano si addentra infatti nei territori della glitch e del jazz con una naturalezza davvero sorprendente.
Una menzione d'onore deve essere fatta anche per le due cover presenti nella tracklist di sassolini. La prima è una particolarissima versione di Casetta in Canadà, l’intramontabile canzoncina che da quasi 70 anni allieta grandi e piccini di tutt'Italia e non solo. Una rivisitazione che grazie al suo arrangiamento decisamente più plumbeo e minaccioso rispetto alla versione originale del 1957 riesce a dare il giusto pathos all’orrida perversione di quello stronzo piromane di Pinco Pallo, che continua a mandare letteralmente in fumo i sogni del povero Martin di costruirsi quella benedetta Casetta in Canadà.
Altrettanto riuscita è la reinterpretazione di un classico del repertorio jazz americano Dream a Little Dream of Me, che Angelae, grazie alla duttilità della sua voce, rivolta come un calzino dandogli un mood super-sexy, accarezzando atmosfere vicine all'alternative rock. Un'impasto sonoro capace di rendere i "dolci e piccoli sogni" cantati da artisti come Ella Fitzgerald o i Mamas & Papas decisamente più bagnati.
Proprio come i sassolini che Pollicino utilizza per ritrovare la strada di casa, la voce di Angelae ci guida attraverso una favola dark dentro la quale è estremamente facile perdersi. Un racconto adulto e conturbante che grazie a un gran lavoro di cesello compiuto tanto sulla musica quanto sui testi, riesce a raccontare in maniera originale i dubbi e le insicurezze di una donna e di un'artista catapultata in un mondo che con le fiabe c'entra ormai davvero poco.
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La recensione sassolini di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-09 01:36:00
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