Quando si sente parlare, alle volte anche in modo ironico - o auto ironico - di "musica normale", viene spontaneo chiedersi cosa essa sia, come si faccia, come sia possibile definirla in questo modo così specifico e così generico allo stesso tempo. Ma basta dare un rapido ascolto a Monster, nuovo singolo del trio romano Elephants In The Room per avere un'idea più precisa di "musica normale". Non un genere specifico, ma qualcosa che dentro un genere suona in modo così canonico da essere giusto per antonomasia.
Monster è un brano che cerca di imporsi a suon di colpi di giustezza, o forse di giustizia. Giustizia per la classicità di un rock scritto quasi con formule matematiche, dove il valore della x risiede solo nel corpo di chi suona, nascosto come l'ingrediente segreto della Coca Cola. Si tratta di musica che vive quasi unicamente di strappi vigorosi il giusto, di pestoni sulla batteria e stacchi di basso distorto, tutti elementi singoli e quasi scollati che alla fine dei conti vanno a formare il mosaico finale.
E poco importa che ci sia davvero una sostanza che faccia da collante, perchè chi ascolta il genere ha bisogno di quella piccola dose di adrenalina quotidiana, che vada a rilassarsi ad un certo punto - notare come lo special sia la parte nettamente migliore di Monster - per poi tornare a godere dei chitarrini distorti. Musica normale da manuale.
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