Signori, il punk e la sua tradizione italiana. Un muro di suono, un modo di leggere la vita e la musica dentro la vita in un solo modo: col potenziometro dell'ampli a fine corsa!
NON È UN PROBLEMA ALLA NOSTRA ETÁ è il nuovo lavoro dei Moregrè, band punk di stanza a Bologna di cui non ci è dato di sapere altro.
Si tratta di una raccolta di dieci brani in stile punk, stile che a casa Bologna sembra non tramontare mai (per fortuna). Siamo davanti a un disco in qualche modo generazionale, nella misura in cui si pone la domanda di quale sia questa generazione, di quale sia l'età a cui riferirsi.
Si parte subito in grandissimo tiro con SVELTO e il tasso di bpm e decibel è assolutamente in linea con ciò che ci si aspetta dal punk, senza nessun contatto col pop o con qualunque tecnologia che possa collegare questa band di ragazzi alla world music. Nel decidere di fare questo genere si mette subito in chiaro una posizione: il punk è l'espressione più esagerata della potenza strutturale che ogni strumento può sostenere...il resto non è punk.
Stesso tiro in LAVATRICE che però si riserva anche un momento di rallentamento per poi ripartire. Batteria e basso sono una cosa sola ma il kick fatica un po' ad uscire dal mix. Le chitarre sanno ben dividersi i ruoli ma puntano entrambe a lottare di spada più che di fioretto. Anche le voci si amalgamo sempre bene e anche se il timbro è giovane e forse poco graffiante, c'è attitudine, c'è intenzione e capacità anche di modulare l'interpretazione in fasi serie, fasi ironiche e fasi scanzonate.
VENTO nel frattempo sfugge via con un finale obbligato molto bello. FELPA segna un rallentamento su un arpeggio di chitarra crunch e una batteria da ballata che però mantiene mordente e un non so che di teso, pronto a scattare al primo segnale di insofferenza della canzone. Il testo è minimo e si trova nella seconda parte della canzone, quando tutto l'arrangiamento è in tiro e la ballata nel frattempo è diventata di granito, con un muro di suono incredibile.
FRAGILE è scorbutica, devi resettare il cervello un secondo perché la ritmica si abbarbica in strade molto meno lineari rispetto a quello che ti aspetteresti. Poi si normalizza e purtroppo viene fuori che le voci non sono abbastanza intelligibili e risultano qualche decibel troppo giù rispetto all'arrangiamento.
PUNTO ROSSA è il ritorno al sound iniziale e ad un testo descrittivo che, partendo dal banale, fa spazio a descrizioni sempre più profonde. Bella la fermata a metà pezzo e lo sviluppo che prende successivamente tutta la canzone diventando un urlo di dolore.
LATTICE rimane nel solco del disco, mantiene grande potenza ma non è certamente un pezzo di rilievo. ESCAMOTAGE ha un bell'intro di chitarra pulita che spariglia ancora una volta le carte e fa drizzare le orecchie dell'ascoltatore. C'è ancora un senso di tristezza non violenta ma, a dispetto della botta sonora, molto delicata. Anche la voce subisce una flessione, quasi un minimo appiglio dato all'interpretazione in favore della rabbia.
SENZA RICEVERE NIENTE si basa addirittura su un suono di corde di nylon. Peccato per il reverbero sempre troppo bagnato che ricopre le voci praticamente in tutte le tracce e che toglie vicinanza e intelligibilità alle parole.
Si chiude con LUCIANO, la canzone più lunga della tracklist con una lunga intro sintetica che culmina con una bella figura ritmica di intro. Si travalica il punk per trovare il rock più classic nei suoni, ma con l'inconfondibile attitudine punk delle voci.
In conclusione NON È UN PROBLEMA ALLA NOSTRA ETÁ è un disco con identità da vendere, è un lavoro pensato e voluto con questo suono senza fronzoli ma nonostante questo, ben curato e pettinato in fase di missaggio. Unico peccato mortale, la poca intelligibilità delle parole data dal voler dare un suono "classic punk" alle voci, ma dosato in eccesso. Voci troppo bagnate che si allontanano e faticano a graffiare anche a causa di poca saturazione, soprattutto nelle frequenze medie.
Non c'è un singolo da scegliere nonostante le canzoni abbiano tutte una durata perfetta per le radio. La sensazione personale è che questo disco debba essere ascoltato tutto di seguito e non per singoli episodi, soltanto così si riesce a coglierne la genuinità e la potenza.
L'ascolto dunque, secondo me, risulta leggero, fluido, a tratti adrenalinico e la tracklist è stata pensata con al suo interno una grande varietà di piccoli cambi di dinamica che permettono all'orecchio di stare sempre attento a cosa succede, senza mai adagiarsi su un ascolto inerte.
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La recensione NON È UN PROBLEMA ALLA NOSTRA ETÁ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-10 00:00:00
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