Un talento promettente compare in questo incontro tra trip pop e pop da cameretta contemporano
Ad ascoltare ‘Golden Scissor’ quasi nulla tradisce la giovanissima età di Sally Brown, e anzi il singolo della cantautrice bolognese guarda per suono, arrangiamento e atmosfere a ormai più di qualche lustro fa: un caldo abbraccio trip hop che si stringe intorno ad una ritmica appoggiata e ricca di bassi, intessuto da fraseggi notturni di sassofono, un diario urbano anni ‘ 90 puntellato di accenni di perturbante lynchano.
Al posto della pesantezza del dub, dell’hauntologia crepitante e della narrazione dal punto di vista dell’assente che animavano le produzioni di Tricky e soci, sentiamo invece la nitida presenza dell’io narrante di Sally. Ed è così che, alla fine, ‘Golden Scissor’ non suona come un tentativo filologico di replicare il trip hop, ma ne riprende l’estetica per adattarla a modalità narrative più contemporanee.
Ed è soprattutto l’impostazione vocale a suggerire la giovanissima età della cantante e ad infondere nel brano i caratteri distintivi del pop intimista più recente, trasposto (ma del resto, nell’eterno presente del di oggi si tratta della normalità) in un passato interiore a metà tra il retrò più classico di un soul/r&b anestetizzato, e l’ibrido retro futurista assemblato negli anni ‘90. Dislocazioni temporali a parte, sento interrogativo e soprattutto un ottimo brano, avvolgente, affascinante e comunicativo, una spia di un talento da tenere d’occhio.
---
La recensione Golden Scissor di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-14 11:53:57
COMMENTI