Canzoni che hanno le gambe sghembe ma traboccano di suggestioni ed empatia: Tutte le cose inutili impatta descrivendo la complessità di cose semplici e la potenza di una visione punk
Nuovo disco per Tutte le cose inutili, che si affidano a Mattia Cominotto per realizzare "Avrai sempre un posto nel mio hard disk", album dal titolo già eloquente e licenziato per la label Pioggia Rossa Dischi.
La proposta d'ascolto si articola su nove brani, per una tracklist che restituisce pienamente le sensazioni e le suggestioni che questo duo, ormai attivo da dieci anni, intende portare in giro per l'Italia dalla loro base localizzata a Prato.Zero cosmesi attorno alle performance in studio di registrazione, nessuna sovrastruttura o sequenze di sorta: tutto quello che due persone riescono a registrare in presa diretta è finito nelle canzoni, finalizzando l'approccio più punk e D.I.Y. che ci si possa augurare. Sembra tutto in equilibrio così precario, eppure emerge la lucida visione dei propri suoni, la sicurezza di quanto riesca a essere muscolare e robusto un messaggio che arriva così, con le gambe sghembe e il cuore che trabocca d'emozioni.
Più che una nuova via del cantautorato, Tutte le cose inutili traccia la propria, personale eppure condivisa ed empatica, rotta nella complessità dei testi, ove le persone riescono a rispecchiarsi anche nell'anestetica routine di ogni giorno.
Qualcosa di questo disco resta dentro, e ci porta a cliccare nuovamente il tasto play quando sopraggiunge il silenzio. Musica che non ti capita di trovare tutti i giorni, e per questo motivo sono gli ascoltatori che dovranno custodirla, valorizzarla, diffonderla.
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La recensione Avrai sempre un posto nel mio hard disk di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-20 00:00:00
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