Dopo il riff che fa da intro al pezzo, ecco il miracolo, ecco Lou Reed, resuscitato e tornato da noi, speriamo per salvare il mondo. Il cantante dei The Junction ce la mette tutta per illuderci che il poeta newyorkese abbia fatto capolino dall'inferno in cui ora risiede, e il tentativo di imitazione non rimane nemmeno un vezzo fine a se stesso, ma fa quasi sorridere, soprattutto se messo in relazione con il resto del brano, Afternoon, terzo singolo rilasciato dalla band veneta nel 2023.
Il cambio di rotta avviene proprio nel ritornello, molto più britannico, molto più indie, dal piglio contemporaneo e violento, e che stranamente si sposa alla perfezione con le pose loureediane della strofa. Ma se il collante, seppur invisibile, funziona alla perfezione, e il brano scorra liscio dal primo al terzo minuto abbondante, alla fine si ha la sensazione che qualcosa sia rimasto inespresso, tarpato, forse nascosto.
Sembra che Afternoon sia una lunga intro, molto ben scritta ed eseguita con la giusta foga - e aiutata dalla registrazione in presa diretta -, ma che abbia paura di avere uno sviluppo reale e compiuto. Da una parte è un gran peccato, perchè da queste premesse sarebbe potuto uscire un grande pezzo, ma dall'altra si ha la netta sensazione che un seme sia stato piantato, e che sentiremo presto un disco che potrebbe regalare sorprese.
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