Corposo, il suono dei B.A.I.A.R.D.. Ingrassa il volume delle note sformando il pentagramma, come se l'osservassimo attraverso il doppio vetro di una bottiglia.
7 minuti circa di ascolto, che dilatano i tessuti infondendo il famoso composto di ossigeno e carbonio, scarto dei sospiri del mondo.
Con rabbia.
Per scrollare la mente e scegliere di continuare a vedere. Ancora e Ancora.
E rimuovere l'ingannevole cataratta della suggestione.
Due i pezzi.
Due le strade intraprese e congiunte.
Musicalmente, infatti, schierano, da un lato la robusta e devastante energia del grindcore di gruppi come Obituary, avvicinandosi all'intensità (e qui scatta un autentico complimento) di quel capolavoro di"Chaos A.D." dei Sepultura.
Dall'altro, incalzanti riff, tipicamente HC, di scuola Integrity e Raid, striati da accorgimenti old school alla Judge e dei più recenti Madball.
Tra i due, il brano che preferisco è "Retire", ritirata.
Più articolato, incisivo, diretto.
Un vero e proprio gioco d'incastri di ritmi e battute stimolanti.
La compattezza del suono è il frutto di alcuni anni di lavoro e di assestamento, di questi, oggi, tre ragazzi e una ragazza della provincia di Treviso.
Che comunque, i B.A.I.A.R.D. non siano dei novellini, lo dimostra il fatto che 3/4 della formazione milita anche negli Archangel, gruppo che ha ormai all'attivo due album (l'ultimo uscito nel settembre '99) e un MCD, per la label milanese, LUCRETIA RECORDS.
Niente da dire. Davvero.
Ascoltare per credere.
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La recensione Be an Innocent and Resist Desperation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-03-25 00:00:00
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