Il primo ep di Neiki mette insieme i diversi volti dell'urban pop, tra ballad ben scritte e momenti confusi. Da qui si può solo crescere
Dopo averne rivelato i due terzi attraverso la pubblicazione di singoli - Chiamate perse, Spigoli, Colpevole e Demoiselle - Neiki ha completato l'assemblaggio, pubblicando il suo primo ep, Nud*, uscito per Orange Records. Non si capisce bene da che lato leggere la nudità evocata dal titolo, messa da parte la figura femminile raffigurata sulla cover. Forse la messa a nudo nel raccontare una storia d'amore a tappe, o forse no, fatto sta che quello di Neiki è un minestrone abbastanza variegato di brani che toccano diversi modi di interpretare il rap e l'urban pop.
Data la natura discontinua del lavoro, va da sé che anche la resa di Nud* non sia sempre del tutto convincente. Anzi si potrebbe dire che il capitolo migliore sia demo tremila, brano stranamente non scelto come singolo, che non sfigurerebbe nella gara di Sanremo Giovani, data la sua natura struggente di ballad, forse l'unico momento di reale nudità emotiva mostrata da Neiki.
Oltre l'inedito, tra le tracce già conosciute rimane Chiamate perse quella più completa. Messa saggiamente all'inizio dell'ep, funge da intro e mette buonissime basi, a cui fa seguito uno sviluppo non troppo convincente. Le capacità di Neiki stanno iniziando a trasparire da queste sue prime uscite, e la pubblicazione di qualcosa di più lungo era un passaggio necessario da fare, anche con tutte le imperfezioni del caso. Da qui si può solo crescere.
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La recensione Nud* di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-21 14:33:00
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