I golpe sono quelli di Prima Repubblica, ep illuminante, soprattutto luminoso, che partiva da chiare influenze prese dalla poesia di Andrea Laszlo De Simone, per illustrare un quadro in cinque tracce sul periodo più studiato, più rimpianto, più memato della storia della storia politica italiana. Non sempre erano chiare le direzioni del lavoro dei cinque torinesi, ma la qualità musicale che mettevano in campo faceva sorvolare anche confusioni concettuali e simili.
Ora è il momento di affrontare il "dopo tangentopoli", quella Seconda Repubblica di cui tutti conoscono l'inizio, ma che è un capo di discussione riguardo la sua fine. Un periodo buio più che torbido, che i golpe affrontano con altrettanta oscurità, almeno in Bicamerale, primo singolo del loro nuovo lavoro in uscita all'inizio del prossimo anno.
Bicamerale è un brano sicuramente ben suonato, guidato da un riff tastieristico che si ripete a loop, subisce variazioni, si interrompe, ma rimane sempre la bussola intorno alla quale si gira e si dipende, per orientarsi. Non è chiaro dove vada a parare il testo, chi sia a parlare in prima persona, forse il potere, forse l'Italia, forse chissà. Quello dei golpe è un ritorno felpato, che non vuol far parlare di sé, un singolo che non ha l'aspetto del singolo, ma più del finale malinconico di un album che parlerà della fine della politica. La Seconda Repubblica è finita, ma sta tornando.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.