Atmosfere hyperpop per una canzone che si addentra nel cuore della notte
A volte le serate migliori sono quelle che si basano sul concetto filosofico, di eraclitiana memoria, del Panta rhei. Un casuale e continuo "divenire" composto dalla più totale assenza di piani, prenotazioni di tavoli o prevendite per entrare in discoteca. Notti durante le quali basta imbucarsi a una festa per accendere la magia.
Un aleatorio incantesimo di cui i GRUN conoscono almeno in parte la formula. In didascalicamente, il suo singolo d'esordio, la band modenese formata da Simone Corazzari (voce), Marco Fasano (tastiere e synth), Giacomo Malaguti (basso) e Davide Calzolari (batteria) ci accompagna infatti nei meandri della notte più profonda, tra giri di shot, casse che spingono musica techno come se non ci fosse un domani e amori nati, cresciuti e svaniti nell'arco di poche ore.
Un pezzo che oltre ad anticipare di qualche mese l'uscita del primo album della band, decanta l'energico spirito che anima i nostri anni migliori. Inquietudine, voglia di vivere e spensieratezza giovanile trasformata in musica attraverso il piglio surreale e stravagante dell'hyperpop, fatto di synth sporchi, casse dritte e testi sussurrati all'orecchio.
Con didascalicamente i GRUN ci regalano il perfetto sottofondo sonoro per le nostre serate di baldoria, passate a girare come trottole impazzite fra locali, bicchieri di gin tonic e chiaccheire fra amici, alla ricerca di qualcosa che poi cos'è non lo sappiamo nemmeno noi.
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La recensione didascalicamente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-13 10:32:00
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