Da Gazzaniga con furore, dalla bassa bergamasca con ardore, gli AltaQuota, band rock formata da Mattia Bergamelli, (chitarra e voce) Tommaso Guerini (chitarra solista e seconda voce) Mirco Cuter (basso), Joshua De Francesco (batteria) e Nicola Ruggeri (tastiere e voci), lo scorso 5 marzo hanno dato alla luce il loro secondo singolo, dal nome singolare, Lasagne.
Non è un brano a strati, tutt'altro. Siamo nell'ambito di una classicità rock molto schematica, al limite col prevedibile, che tenta una stratificazione tra i vari strumenti che alla fine risulta troppo meccanica per funzionare del tutto. Da un lato si sente il tentativo, lodevole va detto, di essere arrembanti, di rincorrere un ritmo accattivante che vada nella direzione di una spigliatezza ironica à la Blues Brothers. Il paragone non va chiaramente fatto, ma agli AltaQuota sembra mancare per ora quell'energia innata che sarebbe capace di trainare un treno a mano.
Dall'altro lato a spegnere un poco l'entusiasmo è la voce, abbastanza sommersa dal resto degli strumenti, e spesso calante, non particolarmente a fuoco nel tracciare una linea melodica abbastanza semplice. Siamo chiaramente all'inizio di un percorso, che ha bisogno di approfondimenti, tanto studio, e una gavetta non indifferente, ma gli elementi di base ci sono, dunque buon viaggio.
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