Un debutto synth pop che lascia intravedere una scia di talento
L'intro è molto cool, c'è poco da dire. Lo svolgimento pure. L'arrivo delle percussioni elettroniche, la maglia sintetica, il saliscendi, le atmosfere da luce blu al neon, tutto studiato alla perfezione, per finire dritto come un'auto sportiva in una playlist editoriale di Spotify. Il Mostro, primo singolo di NODONORD, è uno stiletto che luccica nella notte e che va dritto al suo obiettivo, colpisce nel segno di un pop tastieristico e veloce, istantaneo forse, che non vuole lasciare particolarmente il segno ma solo una scia.
La scia in questione è luminosa, e lascia dietro di sé il bagliore di una sostanza, che non arriva fino in fondo. Nonostante la spinta dell'attacco del ritornello il brano si perde, nella sua durata standard di tre minuti spaccati, nella piattezza della sua struttura, del suo giro di accordi. Manca il coraggio di osare qualcosa in più, di staccarsi dal pilota automatico inserito, col rischio anche di sbagliare.
NODONORD dimostra con questo debutto di aver le carte in regola per impacchettare un pop che tenta di stare a spasso coi tempi, che tenta di rincorrere i suoni, e che vuole provare anche a dire qualcosa in più dei semplici testi pre-confezionati. La strada è lunga, come è giusto che sia, ma la luce può già intravedersi in lontananza.
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La recensione Il Mostro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-08 10:40:51
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