Valentina Lupi espande la sua grazia compositiva in un nuovo disco, tenue e a tratti molto convincente
Negli ultimi tempi abbiamo parlato a più riprese di Valentina Lupi, più precisamente per l'uscita dei suoi singoli, Pronta a ballare e Ho visto Gesù, e quello che è sempre saltato all'occhio è stata la raffinatezza con cui la cantautrice, accompagnata dalla chitarra - e dalla mente blues di Adriano Viterbini - ha foderato la sua musica, trasportando messaggi velatamente politici.
Al momento di pubblicare il suo nuovo album, Madre non Madre, Valentina Lupi ha mantenuto questo elevato grado di grazia, mescolandolo con una compostezza estrema, che si concretizza con il calcolo minuzioso nell'uso di tutti i suoni, ricercati e sempre in funzione della scrittura. A far da esempio arrivano subito due tracce che sono le uniche vere perle di tutto il disco, Non potevi mancare tu e Monte Crepacuore, due concentrati di dolcezza e grande incisività espressiva.
Alla ricerca spasmodica dell'ordine Valentina Lupi compone un disco che è fatto per metà di grandi canzoni, e per la seconda metà tende a spegnersi un poco, accomodando l'eleganza ad una sorta di riposo compositivo, non particolarmente entusiasmante. Produrre un tale tipo di musica è rischioso, perché si corre su un limite sul quale scivolare è più facile del previsto, ma un piccolo inciampo vale senza dubbio il tentativo.
Madre non Madre non rimarrà negli annali del nostro cantautorato, ma sarà un rifugio per chi voglia ricordarsi semplicemente come si scrive.
---
La recensione Madre non Madre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-20 00:00:00
COMMENTI