Tu vedi un po’ che succede a scrivere su un sito di “tutta roba italiana”: che ti arrivano dischi come questo da recensire, nonostante si sappia che la roba italiana che qui si tratta sia rigorosamente indie, con qualche eccezione per figure cult come è stato per Rettore. Due parole su chi è Gianni Togni: cantautore romano non impegnato degli anni 70, uscito dal Folkstudio, in bilico tra Cocciante e Baglioni, ebbe il suo momento di gloria nel 1980, dopo un tour triennale tra Italia, Canada e Usa a supporto dei Pooh, con l’epocale hit single “Luna”, brano pop davvero ben fatto nel suo genere. Il successo durò fino all’84. Poi l’oblio del grande pubblico, e la virata verso un pop più complesso, a tratti sinfonico, con tanto di colonne sonore per la tv.
A cinquant’anni, nove dopo l’ultimo cd, Togni torna con questo “La vita nuova”, disco che non ha niente, ma niente, ma proprio niente a che spartire con quello che ci piace qui a Rockit, ma che per onestà intellettuale bisogna dire ben fatto nel suo genere: un incrocio tra countryrock anni 70, pop sanremese e italian FM. Con diverse influenze: in “Appena Puoi Portami Via” c’è pure un po’ di Ligabue, in “La Vita Nuova” Togni canta a tratti come Masini, in “Pazzo Di Te” come Cocciante, in “Splendida Giornata” cita l’inizio di “È stata tua la colpa” di Bennato. Non tutti i brani sono a un buon livello: per i nostri gusti, “Cose Che Forse A Parole Non Racconterei” è davvero orrenda. Ma nel complesso si tratta di un cd che potreste regalare a un parente cui piace la melodica italiana. Rispetto a tanti nomi noti, qui c’è più sincerità e urgenza creativa.
In più, potrete far sentire il parente in questione molto moderno: caricato su pc, il cd permette di ascoltare via web delle bonus track: la nuova versione di “Luna”, lo strumentale “The Dreamer”, il video di “Oggi Di Più”, wallpaper, suoneria. “Mazza zio, quanto sei avanti!” Poi la grafica è bella. E dai. È Natale, no?
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.