Gli Stimmung Blend e i Larsen Lombriki sono due gruppi experimental di Roma. Che c’è di più facile allora che incontrarsi e innamorarsi, poi, mettendo al mondo una nuova temporanea creatura dal folle nome Quattro e il cartolaio di Francia? La filosofia che sta dietro questi tre brani di musica concreta (fatta cioè con oggetti concreti della vita quotidiana, modificati e stuprati, in un insieme di rumori che non è noise, ma il rumore che ci gira intorno, in una catena che inizia con Pierre Henry nel 1949, passa per John Cage e deriva nell’elettronica oggi con i Matmos) ce la dicono loro stessi: “a noi interessava l’aleatorietà dell’evento, anche perché con strumenti autocostruiti, a meno che non ci sia una pratica acquisita – si possono generare suoni più o meno sotto il controllo dell’esecutore, ecco dunque l’alea. Di “scritto” ci sono solo l’idea, le persone e l’esecuzione”. L’idea qual è? Il dialoghetto e gli occhi rossi di Woitjla e Ratzinger in copertina sono un indizio. L’individuazione dell’Anticristo col Papa nelle note del disco sulla base del Numero della Bestia fanno il resto. Così, tra evocazioni di demoni alla Nurse With Wound, campionamenti da Radio Maria, rumori quotidiani che ne evocano altri ben peggiori si compie un piccolo viaggio nella “quotidianità del delirio”. Detto, fatto, suonato e dimostrato. Bel dischetto, ma solo per chi frequenta il genere.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-01-25 00:00:00
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