Quattro pezzi davvero carini, per chi ama, come me, la psichedelia shoegazer inglese primi anni 90, così felicemente contaminata con elettronica e ritmi dance (dai, su… Chapterhouse, Telescopes, Ride e di Charlatans, ve li ricordate?), così come la sua antenata di trent’anni prima, dopo il beat e appena prima del deragliamento prog e kraut (e qui andatevi a discovrire Tomorrow, Pretty Things e altre prelibatezze…).
I milanesi Mindseye possiedono freschezza e facilità pop, che unite alle sonorità psych fan sempre piacere. Peccato solo che in questo momento storico (troppo presto per un revival anni 90… e però “Empire” dei Kasabian c’ha appena provato…), il loro destino sembri essere quello di un gruppo di nicchia e di culto, per pochi appassionati. Sarebbe un vero peccato: i Mindseye possono piacere a tutti, anche se non hanno un suono alla moda.
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