Il cantautore milanese analizza cosa hanno in comune gli umani e le stelle.
L'orizzonte degli eventi è il titolo del nuovo album in studio di Luciano Nardozza, cantautore e strumentista milanese attivo sulla scena italiana dal 2017.
Quello di Nardozza è un ritorno in grande stile, con un disco ambizioso e molto ampio, costituito da ben 16 tracce. Si tratta di un concept album sull'umanità e l'astrofisica, un disco che guarda alle stelle e agli esseri umani come corpi celesti/terrestri, che ruotano le loro orbite attorno ad altre persone. La vita sulla terra sarebbe quindi strettamente connessa con quella dell'universo, dove astri e pianeti intrecciano legami e li portano avanti per l'eternità.
Nardozza scrive un disco rock, con rimandi frequenti agli anni '70 ma anche al cantautorato di artisti come Daniele Silvestri, Niccolò Fabi e Max Gazzè. E se il singolo d'apertura "Sotto gli occhi di un sole nero" è la classica hit da ritornello che si infila in testa, sono brani come "Rito di passaggio" e "Dannata magia" che arricchiscono lo spessore artistico del disco. Tra gli altri, non passano inosservati nemmeno pezzi come "Viaggi interstellari" e la bellissima pop ballad "Lara".
Quello di Nardozza è un disco complesso, che richiede più di un ascolto per essere assorbito come si dovrebbe. I richiami all'immaginario bowiano sono tantissimi, ma non si allontana quasi mai dalla zona sicura del pop italiano, restando sempre fedele a sé stesso.
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La recensione L'orizzonte degli eventi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-19 07:52:25
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