Un disco che mette a fuoco il proprio perimetro espressivo e ci si muove a proprio agio lungo un viaggio che dura otto tracce
Erano Four Maniac Partners, ma nel 2019 arriva una svolta che parte dal nome e li evolve in Nova: qualche anno dopo, l'autunno porta a maturazione un nuovo disco di inediti (il secondo) che si intitola "Forse non è essenziale", licenziato da Costello's Records su distribuzione Artist First.
Otto tracce (tra queste, una strumentale in chiusura) che ben presentano il perimetro creativo entro cui si muove questo progetto sammarinese: alternative rock con una spiccata matrice indie, che cavalca gli anni '00 e gli anni '10 sentendosi, in ogni caso, ben radicato nel presente. Uno sforzo per dare un valore aggiunto, che insieme ai testi in italiano fanno capire quanto questo gruppo creda nelle proprie soluzioni espressive; sul versante della prova d'ascolto, si tasta il polso della concretezza di questo rock, dai ritmi a tratti ossessivi e molto frenetico, che sa bene dove vuole arrivare e ci mette tutte le energie a disposizione. È un viaggio, è attraversare una selva oscura che diventa metafora di tutti i momenti caratterizzanti il quotidiano, da quelli più euforici ai passaggi meno esaltanti.
Anche se "Forse non è essenziale", vale la pena esplicitarlo in modo palese: i Nova hanno centrato il bersaglio con un long play ben suonato e che ha idee interessanti. Avanti così, auspicando che sia un continuo crescendo sotto tutti i punti di vista.
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La recensione Forse non è essenziale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-10 00:00:00
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