Visto che siamo arrivati, per altro abbastanza faticosamente, a dicembre 2023 ed è quindi momento di bilanci, facciamo che per una volta non ho timore a suonare tronfio: questo Bellujno è uno dei miei dischi dell'anno. Già perché il mix, originalissimo, di western morriconiano, desert blues africano e darkwave anni '80 che Luca Impellizzeri ha messo in piedi un progetto veramente interessante, suonato benissimo e cantato alla stragrande.
Debbo dire che pezzi quali "Borders" già da soli hanno un valore immenso in un anno, questo stanco 2023, che non è che proprio abbia visto una, diciamo così, esplosione di creatività nella musica made in Italy, anzi. Un anno piuttosto di recessione artistica e culturale, complice anche tante uscite che hanno voluto giocare sul sicuro. Ecco, Bellujo no, Bellujno prende la via del deserto e tratta di temi contemporanei, temi molto vicini al, sublime, Io capitano di Garrone.
E lo fa con grazia e sapienza, senza un briciolo di autocompiacimento ma attraverso un desert blues che ti entra nelle vene e nelle ossa, che ti fa vibrare e sussultare, che ti fa emozionare praticamente a ogni passo. Ascoltatelo questo disco, consigliatelo questo album, amatelo questo lavoro. Perché conoscere quello che passa la radio è importante ma anche conoscere quello che non passa lo è altrettanto. Se non di più.
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