Narratore Urbano condivide quello che pensa e non le manda a dire: un disco che merita di essere ascoltato e compreso per elaborare una propria coscienza critica, finalità sempre più rara da queste parti
Quasi al triplice fischio di questo 2023 torna a farsi sentire Narratore Urbano, con un disco che, dichiara, è il primo passo di una trilogia: la release si intitola "CTRL", ed è pubblicata in totale indipendenza.
Nove tracce parzialmente disvelate nei mesi scorsi dai singoli che hanno anticipato l'elaborato complessivo: la tracklist accompagna l'ascoltatore tra stanze eterogenee, dove il comparto compositivo si rivela crossover nel senso più squisito del termine, ibridando schitarrate rock a convergenze electro, senza perdere di vista le tessiture urban, l'habitat primordiale su cui si sono edificate le soluzioni espressive dell'artista di stanza a Torino. Come già apprezzato nei recenti trascorsi, Alekos Zonca (questo il nome dietro il moniker Narratore Urbano) non scende a compromessi nei suoi testi, spinti da nuclei concettuali magmatici: mandarle a dire è uno sport per altri, e a differenza della stragrande maggioranza del panorama musicale italiano, qui vengono prese posizioni e si condividono idee, che piacciano o meno.
Proprio questa integrità, abbinata a una visione della musica lucida ed efficace, rendono il progetto Narratore Urbano interessante e, in qualsiasi modo si voglia prendere questa parola, scomodo: la sua validità sta tutta nel non lasciare indifferenti, nello spingere a riflettere e cercare di costruire una coscienza critica attorno al nostro, incasinatissimo, presente.
È un album che merita di essere ascoltato e compreso bene, ne capitano pochi così.
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La recensione CTRL di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-12-15 00:00:00
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