E' difficile recensire Carmen, essendo fra le più importanti cantautrici italiane: dai un giudizio negativo e ti becchi e-mail a iosa; ne dai uno positivo e sembri Mollica. Cercherò di essere me stesso... E' il quarto lavoro della "cantantessa" e devo dire che mi ha lasciato soddisfatto. Ci sono delle piccole innovazioni (troppo poche? bè, l'importante è il risultato finale!), quali l'uso di orchestra, archi e pianoforte, ma i brani di Carmen rimangono sempre dodici come negli altri tre cd. Non so cosa sia successo alla cantante catanese, ma sono curioso di scoprirlo perché queste canzoni nascondono qualcosa. C'è un filo che le lega: il SESSO. Lo "stato di necessità" a cui si riferisce è una "euforia ormonale congenita", "un'istintiva inclinazione degna di mille Selen" che nella seconda traccia la porta ad incoraggiare un dottore a saltarle addosso nel pronto soccorso. In "bambina impertinente" afferma di essere "bigotta, una suora mancata" e ci stupisce nel riff con "lasciami fiato per fartelo ancora"... "Amado senor" è sulla stessa scia dei sopradetti pezzi, cioè un pezzo molto rock e pieno di vitalità, con i soliti riferimenti sex... "Parole di burro", "in bianco e nero", "Orfeo" ed "equilibrio precario" sono brani "mediamente" movimentati, che fanno trasparire, come al solito, frammenti della vita di Carmen. Particolare è testo de "il sultano (della kianca)", a voi scoprirlo. C'è spazio anche per brani "tristi" di pregevole fattura, ma i brani che ti colpiscono di questo lavoro (che vi piacerà sempre di più, perché di non facile primo-ascolto) sono "l'ultimo bacio" e "non volermi male". Il secondo è un pezzo alla Tori Amos, solo piano e voce che nulla hanno da perdere nel confronto. Il primo è uno struggente inseguirsi di archi e chitarra acustica, che ti spezza il cuore come una lama nel buio: allora le "lacrime" nel testo forse potrebbero essere le tue.
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La recensione Stato di necessita' di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-03-28 00:00:00
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