Blues rock muscolare e nervoso, ben eseguito ma non illuminante
Schiaccio il tasto "play" e vengo investito da un'ondata di blues-rock distorto e muscolare, scandito in modo nervoso, quasi rabbioso forse. Si tratta di The Sheep And The Dog dei Roommates, brano che fa parte di Pistoia Next Generation, una colorita compilation di Obiettivo Bluesin, che ha raccolto tramite un contest una manciata di artisti definiti "next gen", e che si dilettano con il blues e i suoi derivati.
Su questa ultima voce non ci piove, perché dal blues si parte, come base stilistica. Il fattore "next gen" tuttavia penso sia solo una questione anagrafica, perché il questo brano non vi è traccia di innovazione o di sviluppo di un genere musicale, che in questa salsa suona affaticato da parecchio tempo ormai.
The Sheep And The Dog è un pezzo bene eseguito, coi crismi aggressivi e "pestoni" richiesti dalla scena, ma che pare un residuo stanco derivante da quel rock di quindici anni fa, Alter Bridge, Velvet Revolver e compagnia cantante - e suonante soprattutto -, che non riusciva a superare l'ormai lontana fine degli anni Novanta. L'aggressività del sound non colpisce particolarmente, e anzi il momento più interessante, anche se scollato dal resto anche da due secondi di silenzio, si ha nel minuto finale, un outro slow core, che distende tutto e accompagna a conclusione.
I Roommates fanno quel che sembra gli riesca meglio, non sbagliano ma non illuminano nemmeno.
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La recensione Pistoia Next Generation di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-14 12:05:00
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