Dopo un lungo periodo di iato, i Mojoshine ritornano più tosti e abrasivi che mai con Fuga, il loro nuovo singolo. A quattro anni di distanza da La Colpa Non è Tua, la band abruzzese sforna infatti un pezzo che si distacca dalle atmosfere alternative rock del suo disco d'esordio per abbracciare un sound meno ortodosso, decisamente più vicino al grunge.
Un omaggio, quello dei Mojoshine alla leggendaria scena di Seattle, fatto a suon di riff di chitarra amorevolmente lerci (grazie anche all'intramontabile accordatura Drop D) capaci di creare quell'accostamento "pieno-vuoto" tra strofa e ritornello che ha reso questo genere inconfondibile.
Inedito rispetto alla musica di Nirvana e soci, l'intreccio tra cantato maschile e femminile tessuto da Patrizio De Luca e Maria Loreta Forgione, le due voci del gruppo. Un abbinamento che pur ricordando per certi aspetti la formula proposta da band come i Lacuna Coil, è in grado di dare a Fuga una piacevole spinta di originalità.
Oltre che la propria voce, De Luca e Forgione si sono anche dedicati al testo del brano, che in maniera a tratti un po' troppo sibillina mette al centro la necessità di discostarsi dalla massa come primo passo per ritrovare sé stessi all'interno di un mondo che cerca in tutti i modi di propinarci una forzata "condivisione a tutti i costi".
Con il loro nuovo singolo, i Mojoshine ci fanno viaggiare indietro negli anni, omaggiando un movimento musicale che, nonostante il passare del tempo, è più vicino a noi di quello che sembra.
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