La vittoria dell'Italia al Mondiale 2006, i pigoldini e le ore passate a chattare davanti al PC rigorosamente fisso e con installato ancora Windows XP. C'è tutto questo dentro a EmmeEsseEnne di AleXX iSt4R. Il nuovo singolo dell'artista originario di Fermo, tra gli ultimi sopravvissuti della nobile e originale stirpe dei "truzzi", è un vero e proprio monumento celebrativo della pop culture dei primi anni 2000.
Un piccolo e tamarrissimo bignami, capace di far riaffiorare tanti bei ricordi e altrettanti scheletri nell'armadio (ciuffo piastrato, Tektonik e dARI anybody?). In meno di due minuti AleXX iStar sforna infatti una serie di riferimenti che scattano una folgorante fotografia di un'epoca ancora ben piantata nel nostro ippocampo.
Usando la sua solita attitudine eccentrica e moderna, tutta trap e musica tunztunz, il "truzzo di classe" marchigiano ci regala un nostalgico giro sull'autopista dei nostri ricordi, citando l'intramontabile Poo po po po po poooo poo con cui abbiamo festeggiato l'ultimo e decisivo rigore di Fabio Grosso ma anche i trilli che tutti noi abbiamo lanciato almeno una volta durante le tante ore passate su MSN.
E la chiave di lettura dell'intero pezzo sta proprio nella contrapposizione tra la fugacità dell'ormai defunto servizio di messaggistica ideato da Microsoft e la tenacia di Alexx nel restare sempre il solito "truzzo di classe", nonostante il passare degli anni. Un monito con il quale il giovane artista cerca di ribadire l'importanza di rimanere fedeli a sé stessi all'interno di un mondo che cambia continuamente.
Un messaggio ultra-positivo, sapientemente nascosto dietro all'immagine da spaccone in technicolor del cantante marchigiano e coronato da sonorità house che ricordano i singoli più malandrini realizzati dal David Guetta degli anni migliori (sì, anche io avevo scaricato Sexy Bitch sul mio Nokia 5300 Express Music).
EmmeEsseEnne è un tributo a un periodo fatto di tante (forse troppe) emoji, nickname improbabili, casse che pestavano forte sulle dancefloor e spensieratezza. Un'epoca che sopravvive tanto nei nostri cuori quanto nelle serate revival in discoteca. Perché quando si chiude un capitolo della nostra vita "nn bisogna piangere xké è finito, ma sorridere xké è successo".
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