I contrasti, anche nell'elettronica, "fanno" i dischi
Protovisioni di molecola, nom de plume del producer umbro Marco Testa, è un disco che mi è davvero piaciuto, per motivi molto specifici, lo ammetto, ma almeno a mio avviso, è una piccola/grande mosca bianca sia per quanto concerne il genere d'appartenenza, la musica elettronica, sia in senso lato, in senso di "mercato italiano". Già perché questo album "gioca" sui contrasti, già perché ci sono da un lato i synth "coloratissimi", che ti fan venire in mente la terza stagione di Stranger Things e poi, senza soluzione di continuità, "entrano" le atmosfere plumbee e dark della techno.
Da qui nascono pezzi come "Primi in orbita", tracce che sono una vera e propria "tesi di dottorato" in quanto producer per molecola, che ci dà uno sfoggio di bravura anche e soprattutto in termini di produzione e arrangiamento. Anche se, per il mio gusto personale, verso la fine ci sono un paio, ma giusto solo un paio, di momenti meno convincenti, in cui vi sono alcuni stilemi che si ripetono un po' troppo, questo Protovisioni è davvero un disco che vi consiglio di acquistare ed ascoltare: per dare "profondità" ad un genere come l'elettronica che dopo, anche in Italia, degli anni di fasti è un po' scomparsa dai radar.
E invece, grazie proprio ai contrasti, ecco che tutto si "vede meglio".
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La recensione Protovisioni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-12-17 07:37:50
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