Kalahari, la traccia d’apertura di Una parte di me – esordio della cantautrice bolognese Alice Cucaro – è un ottimo biglietto da visita. Percussioni che parlano di terre lontane accompagnano il racconto di un amore destinato a svanire alla luce del sole: quello che resta da fare è lasciarsi cadere su una duna per perdersi nell’azzurro immobile del cielo.
Ora, se tutto l’album avesse mantenuto questa radicale potenza evocativa, mi sentirei di utilizzare un termine come “capolavoro”. Sfortunatamente, però – e lo dico con autentico rammarico, viste le premesse! – Una parte di me è “soltanto” un bel disco pop. Brani come la title track Una parte di me rivelano il talento di Cucaro nella creazione di drammi pop, dalle tonalità emotive tormentate e tempestose. Gli episodi migliori del disco, infatti, sono quelli in cui la cantautrice bolognese decide di affrontare malinconie e struggimenti: un talento che sboccia grazie agli accidenti della vita, anche grazie ad arrangiamenti incisivi che non trascendono mai nello stucchevole.
Una parte di me è un disco che, come dice il titolo stesso, mostra soltanto una parte di quello che Alice Cucaro custodisce. Quello che rivela è però abbastanza per convincere l’ascoltatore; con la consapevolezza che le cose veramente succose sono ancora gelosamente custodite, o forse necessitano di un poco più di tempo per giungere a maturazione.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.