Tre canzoni secche, di un metal che un tempo fu anche nu, ma che ormai si è fatto canone classico. Non se ne discostano i Property Of Nowhere, che cercano di fare del loro meglio ma inciampano in troppi ostacoli. Innanzitutto una registrazione che bilancia malissimo le varie componenti, con il risultato grottesco di avere nella traccia di apertura una seconda voce (peraltro orrendamente effettata) che arriva a coprire quella principale. Forse imputabile a questo problema anche un apparente deficit di coesione che si manifesta principalmente nel terzo brano, nel complesso il più melodico. Ciò che più manca, però, è qualcosa che colpisca e graffi. Perché un’idea forte metterebbe in secondo piano tutte queste insicurezze e asperità. Invece, purtroppo, sono loro ad imporsi.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-01-31 00:00:00
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