Da un romanzo illustrato a un disco il passo è breve?
Pieralberto Valli con L'irrilevanza del vero è come se si fosse messo in testa di fare il mago o, ancora meglio, l'alchimista. Già perché l'artista di Forlì è partito da un romanzo illustrato per approdare a questo disco, in un percorso, per altro molto stimolante, dove alle parole non è che sia stata sostituita la musica ma, appunto, le lettere si sono evolute in parole che, a loro volta, hanno iniziano a "suonare ritmicamente fra loro". Questo tragitto, cosa abbastanza particolare nel mondo della musica italiana, si traduce quindi in un disco molto interessante, con forse un inizio un po' lento che però verso il finale esplode, in momenti di grande riuscita artistica come nella mia traccia preferita "Altrove".
Il disco è stato inoltre realizzato, diciamo così, con un "set base" di strumentazione, ovvero "un microfono (per voce e pianoforte) e alcuni sintetizzatori. Il tutto è stato poi mixato da Franco Naddei e passato su nastro". Quindi nelle spire della musica elettronica, anche qui, anche in questo caso si "annida e sottende" l'elemento musicale. Ne viene fuori perciò un lavoro, come dicevo in precedenza, a cui va la palma di uno dei percorsi artistici più originale degli ultimi tempi e con un'ottima riuscita finale.
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La recensione L'irrilevanza del vero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-11 08:37:42
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