Un racconto autobiografico fatto di poche rime ma ricco e completo di dettagli
Il nuovo brano Stranger di Fik, da lui scritto e composto ed eseguito in compagnia del resto della band Las Flores Molestas, non ha alcuna intenzione di farsi ingabbiare in un genere ben definito, tanto che Fik dichiara che la sua musica e quella dei fiori molesti siano portatrici di vibes soft e hard jazz fusion. È in questa fusione che Stranger ha il potere di ricondurrci al caro Dj Gruff a cavallo dei suoi anni 2000: si percepisce quasi l'odore di un ritorno a un rap dolce e mai aggressivo, né nei testi, né nelle basi.
Il brano si compone di una serie di rime concatenate una dopo l'altra in una corsa estrema contro il non sense. In questa maratona Fik riesce bene nell'intento di evitare rime ovvie come quelle dopo il classico e amato palazzo. Ci riesce così bene che infine ne viene fuori un racconto autobiografico fatto di poche rime ma ricco e completo di dettagli.
L'esperienza pregressa di Fik in giro per il mondo, in particolare a Berlino dove ha suonato quasi ovunque, gli consente di trovare il giusto sposalizio tra una chitarra disciplinata e una voce da disciplinare. Il testo in questo caso pare funzionare come un metronomo: porta il tempo della musicalità jazz di Fik y Las Flores Molestas.
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La recensione Stranger di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-12-15 00:00:00
COMMENTI (1)
Grazie per questa recensione @cristianadicembre !!