Si sa, non c'è altro posto come casa propria. Lo sanno bene anche i My Hard Reset, band fiorentina composta da Sergio Strada (voce, chitarra tastiere e synth), Luca Murano (basso) e Sam Tarquini (batteria). Il secondo album del trio, infatti, si intitola proprio Feels Like Home. Non certo a caso. Il disco è frutto di un processo creativo iniziato nel 2016 e terminato durante il lockdown: in casa, appunto.
Un album che suona fortemente attuale e radiofonico (nella più positiva delle accezioni): una produzione che non ha paura di essere contemporanea senza però cadere nel "finto". Le batterie, a tratti super prodotte, a tratti del tutto elettroniche, non stonano, né creano quell'effetto "Machine Gun Kelly" ormai trito e ritrito. Le percussioni, infatti, per quanto lontane dalle tradizionali sonorità del genere, sono ben inserite nei brani.
Particolarmente apprezzabile è anche il lavoro di arrangiamento svolto sul disco. Ogni brano è ricco di layer e strumenti, dai synth agli archi, alle percussioni sintetiche. Lo stile è variopinto e abbraccia diverse manifestazioni del rock; qualcuna nella forma, qualcuna nella sostanza.
In Feels Like Home, infatti, si possono sentire le ultime tendenze in fatto di sonorità alternative, pregne di elettronica e compressioni (vedi gli ultimi Muse e i Linkin Park di Living Things). Ma, allo stesso tempo, spicca nella scrittura una forte componente di rock più vicino al grunge e all'hard.
Un disco dal forte sapore internazionale sia per produzione che per sonorità (il fatto che i testi siano tutti in inglese contribuisce parecchio), nella fattispecie dai marcati tratti americani. Feels Like Home condensa nei suoi cinquanta minuti gli ultimi venti-trent'anni di evoluzioni del rock, andando ad incontrare i gusti dei fan della musica post-Nirvana e di quelli dall'orecchio più contemporaneo.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.