Cance Sublunare 2023 - Cantautoriale, Pop, R&B

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Radici jazz, veste pop e fisica aristotelica nell'album d'esordio di Cance. Uno sguardo su ciò che davvero è l'amore, in tutte le sue forme

Il mondo sublunare, nella fisica di Aristotele, è quello che sta al di sotto del cielo della Luna, dunque, semplificando un po' la filosofia dello stagirita, il nostro mondo. Sublunare è anche l'album d'esordio di Giulia Cancedda, in arte Cance, cantautrice ligure che in questo lavoro mette a nudo le imperfezioni e le manifestazioni dell'amore nella nostra dimensione.

Cance parla di questo sentimento non idealizzandolo, ma calandolo nella realtà immanente, in cui per forza di cose anche l'idea più pura e alta si corrompe e si assoggetta al decadimento (in termini di tempo e/o qualità). Ogni brano di Sublunare è infatti una storia d'amore in cui è sempre presente un sottotono di malinconia, nonostante i diversi punti di partenza ed esiti degli otto racconti del disco. 

L'amore cantato da Cance non è solo quello legato alla sfera delle relazioni: si passa infatti da Dolce Venere, l'amore della e per la mamma, ad Arriva lui: storia di una liaison clandestina "Vestiti che adesso arriva lui". Arrivando poi a Massimo, dove l'amore è quello per un amico che non c'è più.

Lo stacco tra i racconti di Arriva lui Massimo è sottolineato da un forte cambio di mood, sound e produzione. Il primo brano infatti è forte, superprodotto e spesso incalzante, come a sottolineare la sensazione di proibito e la frenesia che scaturiscono da una relazione clandestina. Il tema principale è dunque l'amore vivo e vissuto. Massimo è invece antitetica e vede la narrazione concentrarsi sulla perdita, a cui fanno da colonna sonora una strumentale intima e minimale e un cantato sommesso e nostalgico. 

Uno degli aspetti più interessanti del disco, che contribuiscono a collocarlo nella dimensione del pop cantautoriale di qualità, è la voce di Cance. Il percorso di studi culminato con il diploma in canto jazz fa sentire la sua presenza soprattutto nelle melodie, spesso caratterizzate da intervalli inusuali per il pop, e nelle figure ritmiche che ricordano sovente improvvisazioni jazzistiche.

Rimanendo in ambito vocale, un plauso particolare va fatto al lavoro svolto in studio. La voce di Cance è pulita, presente e dotata del giusto attacco, senza che questo però la porti a perdere le proprie sfumature e dinamiche. 

 

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La recensione Sublunare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-04 10:14:00

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