Che l’8 bit fosse una delle possibili strade che poteva percorrere la musica lo-fi era una cosa più che ipotizzabile. Se il concetto di fondo di bassa fedeltà può comprendere l’utilizzo di mezzi semplici – se non basilari - per far musica, direi che i suoni tipo Game Boy possono rientrare benissimo in questo tipo di “poetica”. Non voglio elogiare per forza la cosa, non basta prendere il primo strumento sotto mano per fare musica bella, ma qui lo stupore iniziale è tanto e va rimarcato.
Si parte con voce e chitarra si finisce tra i ritmi caraibici e le melodie squadrate alla Mario Bros., con molte divagazioni in pezzi electro-rock alla Lcd Soundsystem e tirate acide tecno-punk. La parola “eclettico” non basta. In questo enorme misto musicale i brani più “pop” rendono meglio, quelli electro sembrano meno eclatanti, soprattutto se li si paragona alle miriadi di altre “composizioni” a 8 bit che si possono trovare oggi in rete. Ma – ovviamente – il bello di questo disco non si trova solo nelle sue sonorità, è nella sua fantasia, nel suo appeal divertente e scemo e nel suo essere così splendidamente immediato. Io un disco nel genere non l’ho mai sentito: queste canzoncine vanno oltre il faccio tanto con poco, rimangono in testa con facilità e non stancano dopo averle ascoltate e riascoltate all’infinito. Ribadisco, sono entusiasta. Al momento sono come un bimbo a cui hanno appena regalato una consolle nuova e penso che non mi staccherò dalla Tv per un bel po’ di tempo.
---
La recensione Fantastic Hidalgo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-09 00:00:00
COMMENTI (1)
confermo