Il trio di Treviso sulle tracce dello stoner americano
Non è certamente detto che ogni album rock porti con sé una dichiarazione d’intenti e sullo stato della musica attuale, ma con una traccia di apertura come Muori Mainstream possiamo arguire che ‘In Fondo’ dei Passover è uno di quei lavori che ci tiene a mantenere alta la bandiera di un suono che oggi vivere esperienza molto diverso dal passato, ma che continua ad essere un linguaggio vitale per l’infinità di ascoltatori musicisti.
E nello specifico, quello del gruppo di Treviso è un suono che prova a contenere una selezione relativamente ampia e delle sonorità elettriche degli ultimi decenni, spaziando da radici underground a derivazioni più radio friendly. Le sette tracce di ‘In Fondo’ guardano principalmente al continuum sonoro dello stoner rock, nelle diverse varianti che sono girate intorno ai suoi nomi principali: i riffoni pachidermici e l’indolenza desertica alla Kyuss e progetti epigoni targati John Garcia, così come le declinazioni più spezzate, arricchite di chitarre soliste, slide e melodie ammiccanti che Josh Homme e i suoi Queens of the Stone Age hanno elaborato successivamente.
Una trasposizione onesta e credibile dei maestri californiani, semmai un po’ scolastica, ma arricchita da una serie di sfumature di contorno, nessuna particolarmente originale, ma che nel complesso contribuiscono a delineare se non altro un’identità riconoscibile per il trio: c’è qualche tirata di power chord punk rock, l’hard blues, qualche struttura più intricata (89) e, soprattutto, quella . Randagio guarda un po’ all’epos dei Litfiba, Tutto invisibile transita più dalle parti dell’indie/alternative rock anni 2000; e se i testi non convincono sempre fino in fondo, l’interpretazione ruvida del bassista e cantante Federico Massa e la musicalità del nostro vocabolario tirano le fila di un lavoro che si posiziona dignitosamente nel cosmo di quel rock italiano che guarda all’heavness americano, dalle parti di Bud Spencer Blues Explosion o, sul versante più stoner, Sula Ventrebianco.
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La recensione In Fondo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-28 22:58:49
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