Si chiama Logico il singolo d'esordio della cantautrice calabrese Paola Pizzino, uscito lo scorso 23 dicembre per Macro Beats. Le atmosfere sono nu-soul, quel genere facile da ascoltare, quasi troppo forse, ma complesso da mettere insieme per chi ci lavora dietro. Ci sono degli equilibri millimetrici a cui prestare attenzione, per non rimanere nel compitino e non sfociare nella cafonata, per accompagnare la voce con abbastanza strumenti senza provocare l'effetto orchestra.
Dal punto di vista dell'equilibrio Paola Pizzino - in compagnia dei produttori gheesa e Macro Marco - ha fatto le cose come vanno fatte, perché Logico è un brano che scorre nella giusta direzione, eseguito bene e sempre attorniato da un'aura calda. Gli elementi richiamano ad un minimalismo essenziale, ma mai sciatto o povero. A mancare è forse un guizzo compositivo, quel cambio di direzione che fa alterare la calma che il brano si porta dietro, dall'inizio alla fine.
Si tratta di difficoltà fisiologiche per un'artista agli esordi, e che si manifestano in modo molto chiaro in alcune caratteristiche vocali messe in atto Da Paola Pizzino. In un primo momento sembra cantare a denti stretti, come per paura di concedersi emotivamente al pezzo, mentre sul finale arriva una nota lunga, molto lunga, che si porta appresso una sorta di horror vacui, risolto con le armi migliori, ossia col canto.
Nei difetti di Logico sono presenti anche le luci di un'artista che sembra onestamente disposta a fare un passo alla volta, per arrivare a toccare il cuore di chi ascolta, dopo aver toccato il suo.
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