A prima vista l'ennesimo esponente del revival emo pop punk, ma con un pizzico di autenticità che può farlo risaltare dallo sfondo.
Non andrò a mentire: dopo pochi secondi dall’inizio di Lunapunx, album d’esordio di bludimary, mi stavano già per cadere le braccia. Questo perché fin dai primissimi istanti è assolutamente evidente quanto questo lavoro sia derivativo dal revival emo pop punk degli ultimi anni: una “rinascita” – capeggiata in Italia dalla SAD – che si ostina a voler far passare come nuovo e fuori dagli schemi qualcosa che nuovo e fuori dagli schemi lo è stato – a voler essere generosi – quindici anni fa.
Questa sensazione di sconforto non ha fatto altro che aumentare nel corso del brano, complice l’immancabile citazione dei capostipiti dARI e della loro Wale (Tanto Wale), tanto che arrivato alla fine del pezzo ero già rassegnato su dove le cose sarebbero andate a parare. E invece, sorprendentemente, le mie aspettative sono state (parzialmente, d’accordo) disattese. Perché nei restanti 15 minuti, al netto dell’essere ultraderivativo da questo revival in maniera assolutamente sfacciata, traspare occasionalmente un’autenticità che manca nel 95% degli altri attori di questa scena. Ci sono momenti – gli scazzi sentimentali della semplice ma efficace POV, o la quasi title track Luna Park con il suo racconto di quella perenne insoddisfazione esistenziale – in cui in effetti si percepisce una scintilla capace di andare oltre gli stilemi del genere e la necessità di conformarsi ad una scena da spremere finché dura. Momenti in cui sembra che tutto questo disagio non sia una posa per generare volumi di streaming, ma un qualcosa che vale effettivamente la pena di raccontare.
È a questi momenti che bludimary deve attaccarsi con le unghie e con i denti, se vuole resistere alla marea che presto o tardi rispedirà questo revival nei fondali dell’oceano della nostalgia da cui è emerso. Vanno bene le citazioni-meme dei dARI, ma sono le canzoni a salvare un artista. Bludimary qui riesce a dimostrare che, al netto delle mode, qualcosa di vero e autentico sa metterlo in piedi. Continui a farlo, e potrebbe sopravvivere al cambio di vento.
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La recensione LunaPunx di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-25 18:52:26
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