Trascende i decenni la storia musicale dei Meat for Dogs: a circa quindici anni dall'ultimo studio album, i tempi diventano maturi per rilasciare un pugno di inediti raccolti in "Il Dr. Jekyll...e i suoi guai", licenziato da Semplicemente Dischi e Overdrive Records su distribuzione Self.
Undici tracce (tra queste, una cover) che segnano continuità sulla linea creativa del sodalizio, in barba al tempo che passa e che, spesso, finisce per modificare equilibri, scenari, contesti. Una introduzione da vaudeville scombussola per pochi istanti gli equilibri che, negli snodi della tracklist, finiscono per rinsaldarsi attorno a nervature punk e muscoli tonificati dal ritmo e dall'attitudine ortodossa che la band osserva. Ritornelli da cantare in collettività, strofe dove vengono approfonditi i problemi della routine e riflessioni sulla vita e sul valore della socialità contribuiscono a fornire anche una profondità autoriale a questa musica che non evade mai nella mera e pura urgenza espressiva. A impreziosire l'intero lavoro, la netta sensazione di risorse investite bene tanto in sede di post-produzione quanto di recording session, perché il long play suona forte e chiaro, ricco in tutte le sue sfumature.
L'auspicio è di non dover attendere troppo per ulteriori sviluppi: da autentici alfieri del genere nel panorama nostrano, i Meat for Dogs sanno bene quando è il momento di dire qualcosa, e come farlo. Ma, francamente, è lecito chiedere qualcosa di più che un pugno di canzoni mentre il tempo incalza inesorabile nel suo incedere.
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