Possono il Mostro di Firenze e il pop punk andare d'accordo? A quanto pare sì...
Avete presente quando, nel bel mezzo di una tranquilla serata tra amici, spunta fuori all'improvviso una battuta becera che spiazza tutti quanti? Una di quelle freddure black humor su un randomico argomento tabù (la lista è davvero lunga) che, dopo un iniziale momento di imbarazzo, si risolve inevitabilmente in una risata accompagnata da una scia di sensi di colpa? Bene, è questa la scomoda sensazione che aleggia per tutti i due minuti e mezzo di Un Uomo Buono di empc.
Il nuovo singolo del meme-rocker è un racconto apertamente black humor delle aberranti gesta erotiche di un personaggio che, nel corso degli anni, ha legato il proprio nome alla storia del trash italiano per i motivi più sbagliati: Pietro Pacciani, per gli amici il Mostro di Firenze.
Dall'amicizia con il compagno di merende Mario Vanni, al vibratore infilato nel sedere "per far passare le emorroidi" fino all'ormai celebre poesia "Se ni’ mondo esistesse un po’ di bene..." decantata davanti al giudice della Corte di Assise di Firenze, empc sonda con crudele ironia le morbose vicende di uno dei più celebri serial killer italiani.
Fatti sanguinari e disturbanti a cui fanno da contraltare allegre atmosfere pop punk, capaci di creare un contrasto sonoro straniante ma di grande impatto. Un uomo buono è la dimostrazione di come, per esorcizzare le cose più brutte, si deve ogni tanto buttarla sull'ironia (per non buttarsi sull'eroina).
Detto questo una domanda sorge spontanea: chi sarà il serial killer italiano su cui empc deciderà di scrivere il suo prossimo pezzo? Donato Bilancia o Maurizio Minghella? Staremo a vedere.
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La recensione Un Uomo Buono di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-29 09:49:00
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