In un continuo dialogo tra jazz e punk, il duo chitarra e batteria dà vita a un album strumentale imprevedibile
Crumb! è un duo romano chitarra e batteria, e Carper music il loro secondo album in studio – o il primo, se si limita la produzione all’inserimento del punto esclamativo alla fine del nome della band.
Dopo una carriera che ha visto i due componenti impegnati in diversi progetti, Crumb! è nato dalla volontà di creare qualcosa che spaziasse tra il jazzcore e il punk. L’obiettivo era sfruttare al massimo le potenzialità di commistione tra i due strumenti fulcro del gruppo, creando melodie imprevedibili, inconsuete, talvolta quasi schizofreniche.
E Carper music, da questo punto di vista, è di base un lavoro perfetto: nei tredici brevi pezzi che compongono il disco (che in tutto dura venti minuti), regna sovrano un apparente caos. Melodie jazz lasciano all’improvviso spazio a rasoiate punk, ogni apparente guadagno di stabilità armonica è immediatamente cancellato dalla battuta successiva, che a sua volta è spazzato via dalla successiva, in un turbine infinito. Cambiano in continuazione i bpm, cambia il tempo, cambia la ritmica - incessamente, quasi fosse un'onda nell'alta marea
I titoli dei brani contribuiscono a disegnare il surrealismo alla base del disco: 2+2=1, ad esempio, è un intermezzo disturbato e quasi non-sense, così come la didascalica Interferenze. Ankle breaker è invece un manifesto da manuale per spiegare quello di cui parlavo sopra: si apre con la classica batteria in quattro quarti dei pezzi punk nei primi dieci secondi, poi all’improvviso arriva qualche nota jazz, per poi tornare immediatamente punk, in un susseguirsi lisergico.
Carper music è un album strumentale, che cerca di parlare a una fetta di pubblico estremamente ristretta. Nasce per essere suonato live - e infatti, l'attività dal vivo del duo è foltissima - e come tale deve essere esperito. Il rischio, altrimenti, soprattutto se l’ascolto è un po’ distratto, è di uscirne completamente confusi, e di non saper ricordare esattamente cosa si è ascoltato, fino a lasciarlo inconsciamente scivolare via dalla memoria.
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La recensione Carper music di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-03 13:29:00
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