“LAST MAN STANDING” di LAST MAN STANDING è, di gran lunga, il disco più assurdo che mi sia capitato di ascoltare – non solo nell’ambito della mia attività di recensore; direi proprio a livello di esistenza. E non tanto, o almeno non solo, per l’aspetto prettamente “musicale” (dopo si capisce il perché delle virgolette) ma direi soprattutto per il lato ideologico che si cela dietro ad esso. E poiché non voglio rischiare di tradire le intenzioni dell’entità che ha prodotto questo disco, ve le riporto paro paro qui sotto:
“È possibile rendere i brani di Ultimo orecchiabili? no, quindi li rendiamo ancora più truculenti. LAST MAN è una vendetta DIY nei confronti di Ultimo e del pop italiano generalista che è sempre più una piaga incontrollabile nella nostra società.”
Quindi questo è ciò a cui ci troviamo di fronte: un incendiario atto di distruzione contro l’opera di Ultimo, preso come portabandiera di quel mappazzone che è il pop generalista in Italia; un sabotaggio costante e consapevole della musica di quest’ultimo (ah-ah!) allo scopo di trasfigurarla in qualcosa di completamente diverso e parimenti osceno.
Questa ribellione prende le forme di una decostruzione/distruzione completa dell’opera di Ultimo, scomposta infettata distorta fino al punto da renderla completamente altra cosa rispetto al materiale d’origine, pur mantenendo lucidamente intatto il cordone ombelicale che la lega ad esso. Ecco quindi che frammenti di canzoni e interviste ad Ultimo vengono deformati, stretchati, compressati, e intervallati con un pandemonio sonoro vastissimo e ai limiti della decodificabilità: campionamenti di hit da classifica, riff black metal, rutti, bestemmie, rumore sono solo alcune delle schegge di follia che attraverseranno le vostre orecchie.
Il risultato finale, a dispetto della durata estremamente ridotta delle dieci tracce (meno di due minuti a pezzo) richiede uno sforzo davvero notevole per essere ascoltato, ci aggiriamo dalle parti dello sperimentalismo sonico più feroce ed astratto. Un disco il cui ascolto è davvero difficile da portare a termine. Ma dopotutto, non possiamo forse dire la stessa cosa di un album di Ultimo? All’ascoltatore l’ardua sentenza.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.