Un grido di aiuto, in chiave dark pop, verso chi ci può dare una mano nei momenti più difficili
Quante volte, durante un periodo negativo, abbiamo alzato un muro attorno a noi? Spesso, spinti dalla vergogna di mostrarci nelle nostre fragilità, ci circondiamo di una coltre invalicabile fatta di stoici silenzi, risposte piccate e atteggiamenti da emeriti stronzi rivolti proprio verso le persone che ci sono più vicine e cercano di darci una mano.
ODIOTUTTI, il nuovo singolo di Erba (moniker dietro il quale si cela il nome di Aldo Bevivino) parla porprio di questo. L'artista originario di Catanzaro inaugura il suo 2024 con una canzone cruda e disillusa, figlia di quello spleen vissuto da tanti ragazzi e ragazze che, come lui, si trovano immersi in una società incapace di accettare chi decide di non allinearsi a stereotipi e cliché.
Vedo solo persone che buttano il tempo
dietro a uno schermo
proprio come me
Forse dovrei smettere
oppure ammettere i miei sbagli
Canta Erba nel suo ultimo brano. Paura e ansia sociale che vengono riflesse da un sound in bilico tra il crepuscolarismo dark pop e l'edonismo della trap, spruzzati con le casse e i bassi che tirano dritti come un treno ad alta velocità dell'elettronica.
Ma come diceva un saggio poeta genovese "Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori". Ed è proprio nel veleno sputato nelle barre e strofe di ODIOTUTTI che si nascondono le fragilità di Aldo, un ragazzo che, sopraffatto da emozioni difficili da controllare per un ragazzo della sua età, si scusa con le persone che gli sono state vicino nonostante l'astio e la cattiveria che ha voluto di lanciargli addosso.
Con questo suo ultimo pezzo, Erba, esprimendo in musica quello che passava per la sua testa nei momenti più bui, ci dimostra come dietro l'ostilità delle persone, spesso si annida una grande sofferenza interiore.
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La recensione ODIOTUTTI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-07 12:40:00
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