Corner in Bloom Life in a Day 2024 - Lo-Fi, Pop, Alternativo

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Una piccola gemma di pop raffinato ed elegante, premabolo di una maestria ancora tutta da rivelare.

Ogni tanto ti capitano sottomano – o piuttosto sottorecchio – dischi inaspettatamente sorprendenti. Sono quegli album di cui non sai assolutamente nulla, ma che fin dal primo secondo ti fanno capire di esserti imbattuto in qualcosa di grosso. "Life In A Day", esordio dei Corner In Bloom, è uno di questi.

Poco meno di mezz’ora, durante la quale il quartetto forlivese ci porta in giro nel proprio mondo: un mondo spensierato e leggero, fatto di domeniche assolate in cui rilassarsi in una pressabene cosmica. Per dipingere i colori di questo immaginario, i Corner In Bloom sfruttano tutte le frecce del loro arco di scafati musicisti pop. Con la noncuranza tipica di chi sa perfettamente cosa sta facendo, alternano sofferte ballad synth e voce (Rainy Day e Nice Day, due facce della stessa moneta) a momenti di delizioso indie pop a metà tra i Baseball Gregg e la primissima St. Vincent (Breakfast II), senza dimenticare contaminazioni più prettamente urban (Mr. Frack) fino ad arrivare al suadente beat french di Hui, il brano più intrigante dell’album. Peccato soltanto per la soffusa psichedelia di Elephant Water, relegata ad essere poco più di un riempitivo.

"Life In A Day" tiene fede al suo titolo, e suona effettivamente come la vita dei Corner Bloom concentrata in una giornata, una giornata di dovuto relax nella quale tutto fila esattamente come dovrebbe – una sensazione più unica che rara, ammetterete. L’encomiabile armoniosità che lo pervade ne fa uno di quei dischi capaci di spiazzarti per l’inaspettata bellezza che contengono. Meno male che esistono album così.

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La recensione Life in a Day di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-07 12:06:25

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