Un’interessante concetto di crossover e una realizzazione ancora acerba
Un pochino siamo arrabbiati anche noi, perché ‘Rabbia’ è un singolo rap crossover con delle premesse interessanti e animato da un’identità decisa, che però poi si perde in alcuni punti nodali dell’esecuzione e assemblaggio. A restituire un’aria un po’ raffazzonata sono proprio la consegna delle strofe, la metrica e lo stare sul beat del rap, ma non tanto per insipienza o inadeguatezza del cantante dei giovani Openshop24, dato che parliamo di difetti che con un po’ di insistenza in più, ma alla peggio anche lavorando di editing, si sarebbe potuto tranquillamente limare.
Anche perché il lavoro sicuramente non è mancato, almeno in fase di ideazione e scrittura e a partire dal testo infiammato da invettive politiche e malessere sociale, in cui cogliamo accenni a speculazione e marginalità psicologica, valorizzato musicalmente da una interessante declinazione di crossover. La band si muove marziale tra corde orientaleggianti, chitarre nu metal e percussioni world, con variegati riferimenti anni 90/2000 (Korn, ma anche Kula Shaker), in una produzione catchy e tridimensionale graffiata da sprazzi di scream a intermittenza che sono la vera cifra hard core del pezzo e la chiave di volta di un’atmosfera minacciosa e interessante fin dall’attacco.
Peccato che l’immedesimazione inizi più avanti a vacillare di pari passo con le strofe, smorzando fortemente il potenziale di impatto della band genovese. A questo punt9, ci aspettiamo di risentirli presto con qualcosa che abbia la stessa cazzimma di ‘Rabbia’ e un’esecuzione un po’ più accorta.
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La recensione RABBIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-19 19:47:37
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