“Respirare”, secondo singolo del duo Velia – al secolo Irene Cavallo e Matteo Giannaccini Gravante, le due metà di questo progetto romano –, racconta la difficoltà che ci può essere anche nel compiere un gesto banale come – appunto – respirare quando ci sono di mezzo emozioni potenti e difficoltà personali. Un brano dal taglio profondamente intimo, che riesce a dipingere il dramma di certe emozioni senza scadere nel melodramma e senza prestare il fianco al facile piagnucolio. Un equilibrio sottile che i Velia dimostrano di saper mantenere senza troppi sforzi.
Per raggiungere questo risultato, i Velia adottano una duplice veste: la prima che ne mostra l’anima candida, quasi acustica, sospesa tra atmosfere crepuscolari e struggenti (difficile non sentirci le influenze dell’Elisa di qualche anno fa); dopo un primo minuto strutturato così, tuttavia, la veste del brano cambia abbastanza repentinamente, con un’esplosione di elettronica a cassa dritta e synth piuttosto aggressivi, che ci riportano invece alle ultime uscite del pop italiano – qualcuno ha detto Elodie/Annalisa?
Questa combinazione di piano e forte, con l’alternarsi di momenti dilatati ad altri ad alta energia, funziona bene, dando vitalità e movimento al pezzo, e riesce a dimostrare in soli tre minuti la maturità dei Velia nel costruire con estrema naturalezza un brano pop efficace e d’impatto.
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