Un sassofono e le sue blue note a scandire le sfumature di tempi incerti e un passato ingombrante: "binari" è una canzone che convince, per un discorso che merita ulteriori sviluppi
Il moniker si inerpica su un ragionamento ben articolato, proiettandosi sul malessere del presente per cercare una soluzione: problemidifase è molto di più che una serie di lettere senza spazi dove servono, e ce lo dimostra attraverso "binari", il suo recente inedito distribuito attraverso Artist First.
Circa quattro minuti e trenta secondi di proposta d'ascolto, per una traccia che, anche solo a metterla sul piano squisitamente quantitativo, rifugge dall'allinearsi alle dinamiche discografiche più inflazionate. Sul versante testuale, le parole si muovono con passi incerti su sentieri inesplorati, quelli che imbocchi quando provi a immergerti in una nuova relazione senza però aver chiuso i conti con ciò che ormai è relegato al passato. Tale campo minato trova una forma sonora che è pregna di pop, abbandonandosi però al soul e a quelle blue note che restituiscono con efficacia, ai timpani del fruitore, la malinconia e quella cupa coltre che proprio non vuole smetterla di stringersi a tenaglia.
Suggestioni e forti sensazioni finiscono per plasmare un percorso condiviso, dove si trovano significati attraverso l'empatia che si sviluppa a metà strada fra l'artista e gli ascoltatori, che risultano direttamente coinvolti. Questa canzone dice tanto, col giusto numero di parole e lontano da eccessi o cosmesi di sorta. Sarà interessante assistere agli ulteriori sviluppi, che ci auspichiamo arrivino a strettissimo giro: questa fase avrà i suoi problemi, ma è importante che ci siano le giuste canzoni a caratterizzarla.
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La recensione binari di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-19 22:31:44
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