PERDURABO MAGNETAR 2024 - Elettronica

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Il progetto di Davide Arneodo, tastierista dei Marlene Kuntz, è qualcosa da tenere d'occhio

La recensione di questo disco va presa con le pinze, ve lo dico subito, così siete avvisati. Già perché Magnetar è l'album d'esordio di Perdurabo, nome dietro a cui si cela Davide Arneodo, tastierista dei Marlene Kuntz, qui nelle vesti di artista elettronico tout court. E la cosa non solo mi piace ma, almeno a mio avviso, funziona che è una meraviglia con però, ancora una volta, un'avvertenza, ovvero quella di lasciare ogni ormeggio quando partirete attraverso questo viaggio. Infatti Arneodo viene guidato qui soltanto dal suo gusto e dalla sua indole artistica, senza indicazioni o, magari, costrizioni legate a regole commerciali e/o affini. Pezzi come "Dark Fire", la mia traccia preferita, o "Berlin Rain", stanno lì a testimoniarlo. 

Ci siamo noi davanti a un artista con una grande esperienza alle spalle che si lascia guidare dal suo estro creativo. Questa per me è la notizia migliore che ci potesse essere. Ma non sarei onesto con voi senza dare un minimo di contesto alla realizzazione del disco, che non è stato fatto "da solo" da Magnetar, ma con la partecipazione di un bel po' di ospiti.

Al disco hanno collaborato vari ospiti: Jörg Wähner (Apparat), Jochen Arbeit (Einstürzende Neubauten), Gabriele Ciletta e le voci di Roman Rappak (Miro Shot), Chloe Charles (Echlo), Daudi Matsiko e Tom Adams.

Inoltre, giusto per rendere il piatto ancora più ricco, ricordo che tutta la parte visuale è iconografica è stata sviluppata dall’artista newyorkese Andy Gilmore, "che ha creato quattro diverse copertine, quattro opere esclusive che sono contenute nell’edizione limitata in vinile". Che bella la creatività! 

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La recensione MAGNETAR di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-08-20 08:20:12

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