Una voce per donare una nuova intensa profondità a canzoni d'autore immortali
Con un rinnovato contesto elettronico e contemporaneo, la voce di Agnese Valle restituisce una nuova intensa profondità a canzoni d'autore che portano benissimo la propria età ma che sanno trarre beneficio dalla visione fresca e audace di una gioventù consapevole e rispettosa dei cantautori del nostro Paese. Così La valigia dell'attore di Francesco De Gregori del 1997 e Autogrill di Francesco Guccini del 1983 assumono un'inedita luce, espressione di un pop di qualità, trasformandosi in Salto nel buio e L'incontro.
Il brano Baratto, inciso 45 anni fa da Renato Zero, diventa qui Pezzi di ricambio e potrebbe essere scritto oggi. In un tempo migliore - Telefonami tra vent'anni, dal 1981, conferma una volta di più il genio senza tempo di campioni del cantautorato immortale come Lucio Dalla o come Luigi Tenco, che 60 anni fa cantava Ragazzo mio. La magia riesce anche con le canzoni più recenti, quelle in cui forse più facilmente sentiamo ancora risuonare dentro di noi il timbro che i rispettivi autori hanno impresso in questi ultimi anni.
Con dieci anni di pubblicazioni discografiche all'attivo come cantautrice e clarinettista, Agnese firma I miei uomini, il suo primo lavoro in studio da interprete, composto da undici tracce tra cui l'inedito L'attesa e la pazienza - La fioraia, scritto per lei da Pino Marino. Il disco è un tributo dell'artista romana ai "maschi" che hanno ispirato la sua passione per la musica.
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La recensione I MIEI UOMINI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-28 22:19:00
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