Un esordio rap che passa da beat funk old school a ritornelli urban, per perdersi e ritrovarsi mentre ci si chiede di continuo "casa che cos'è?"
Ci siamo dati solo il bello e preso il meglio
come se esistesse solo quello e tutto stesse fermo
Questo è il rapporto che lega Braff, Desso e Dematteis. Lo raccontano nel primo disco di Braff, Opposti e contrasti. In 9 brani che spaziano dal rap con influenze old school a un urban più gentile, i tre raccontano di un rapporto genuino e semplice, come fossero tre amici delle superiori. Ma in Opposti e contrasti c'è di più di un semplice – seppur bello – inno ai rapporti.
In 20123 Braff racconta cosa vuol dire tornare nella provincia genovese dopo 10 anni passati a Milano. "Casa che cos'è?" continua a ripetere il rapper tra barre sputate a denti stretti e un ritornello rallentato e quasi melodioso. Ma la grinta c'è, e ce la fa sentire con Ancora un po'. Qui si prova a tornare indietro alla vecchia scuola con un beat che ricorda lo stile di Dj Shocca. La drum machine ha una buona pacca, ma l'obiettivo era molto alto e il risultato comunque lascia ben sperare. "Bello, ma si poteva fare di più", penso.
Braff sembra avermi sentito e tre canzoni dopo arriva già la risposta. Il beat funk di Hot Wheels picchia fortissimo, poi arrivano anche la chitarra blues rock, gli scratch old school, Alchemi e Fleg. Una voce soul potente e un sussurro morbido si infilano tra le rime di Breff per rendere questo pezzo un omaggio alle più grandi influenze del rap. Tutto regge, ogni cosa è al suo posto e funziona, e in un brano così pieno è un risultato non da poco.
La stessa cosa vale per il disco. I momenti in cui Braff dimostra di poter essere ambizioso sono più di quelli in cui si sente che c'è ancora strada da fare. Per essere un esordio è un risultato non da poco.
---
La recensione Opposti e Contrasti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-26 19:22:00
COMMENTI