Purezza, dolore e nostalgia tra le note della band lombarda.
Una malinconica chitarra, un cantato imperfetto che non riesce a trattenere l’emozione. Un inizio spoglio, intimo, seguito da un crescendo esplosivo. Insomma, un brano che cattura minuto dopo minuto: stiamo parlando di Chissà degli entropia.
Non si tratta di una canzone perfetta, ma di un lavoro ben strutturato dove fondamentale è la purezza espressiva, che scorre senza filtri tra le parole.
Rock alternativo ben indirizzato, dove i ricordi che si accumulano diventano contrappunto emotivo della melodia. Il ritornello, costruito su quel “chissà” ripetuto in modo ossessivo, si carica di dolore e incertezza, diventando al tempo stesso un grido di liberazione, valido per ogni ascoltatore.
Gli entropia non scelgono una via semplice e d’impatto, ma la loro Chissà riesce a dimostrare una grande consapevolezza sonora che non li fa passare inosservati.
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La recensione Chissà di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-26 22:07:00
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