Il nuovo album di Gianluca Testa attraversa le soglie del sensibile ed imprime suggestioni al fruitore, scostandosi dalle dinamiche abusate della discografia attuale
Ibridazioni creative diventano la spinta propulsiva del nuovo album di Gianluca Testa: fra visioni e stimoli per l'udito, emerge "Superliminale", album licenziato nel recente mese di febbraio da Teatroformattivo Dischi.
Dieci tracce per una proposta d'ascolto che si presenta ben definita, con le idee chiare e il polso fermo sul registro espressivo da impostare: sonorità in bilico fra pop e rock, libere da schemi e sovrastrutture, fanno da scenario per un songwriting che evoca stimoli, con il fruitore che è coinvolto in prima persona nell'intero processo di significazione, affascinato dalle suggestioni che arrivano ai timpani ma finiscono per coinvolgere anche le immagini mentali. Di nome e di fatto, "Superliminale" attraversa le soglie del percettibile, azzerando le distanze fra le parti chiamate in causa, in forme d'interazione lontane dalla fissità della discografia attuale.
Approcciare ogni episodio della tracklist è come scoprire una rinnovata e diversa sfaccettature del progetto che, organico e stratificato, si presenta davanti ai nostri occhi. Merito a Gianluca Testa per aver reso questo blocco omogeneo (di suoni e stilemi propriamente riconoscibili) molto agile e fluido per ogni brano che alimenta il long play.
Pochi dubbi, e tanta fiducia in vista della musica che continuerà a essere plasmata, con attenta cura nei dettagli.
---
La recensione Superliminale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-25 01:56:30
COMMENTI